Giobbe 7:8-19 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

8. Lo sguardo di chi ora mi vede non mi potrà più scorgere; gli occhi tuoi mi cercheranno, ma io non sarò più.

9. La nuvola svanisce e si dilegua; così chi scende nel soggiorno de' morti non ne risalirà;

10. non tornerà più nella sua casa, e il luogo ove stava non lo riconoscerà più.

11. Io, perciò, non terrò chiusa la bocca; nell'angoscia del mio spirito io parlerò, mi lamenterò nell'amarezza dell'anima mia.

12. Son io forse il mare o un mostro marino che tu ponga intorno a me una guardia?

13. Quando dico: ‘Il mio letto mi darà sollievo, il mio giaciglio allevierà la mia pena’,

14. tu mi sgomenti con sogni, e mi spaventi con visioni;

15. sicché l'anima mia preferisce soffocare, preferisce a queste ossa la morte.

16. Io mi vo struggendo; non vivrò sempre; deh, lasciami stare; i giorni miei non son che un soffio.

17. Che cosa è l'uomo che tu ne faccia tanto caso, che tu ponga mente ad esso,

18. e lo visiti ogni mattina e lo metta alla prova ad ogni istante?

19. Quando cesserai di tener lo sguardo fisso su me? Quando mi darai tempo d'inghiottir la mia saliva?

Giobbe 7