Giobbe 5:3-11 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

3. Io ho veduto l'insensato prender radice, ma ben tosto ho dovuto maledirne la dimora.

4. I suoi figli van privi di soccorso, sono oppressi alla porta, e non c'è chi li difenda.

5. L'affamato gli divora la raccolta, gliela rapisce perfino di tra le spine; e l'assetato gli trangugia i beni.

6. Ché la sventura non spunta dalla terra né il dolore germina dal suolo;

7. ma l'uomo nasce per soffrire, come la favilla per volare in alto.

8. Io però vorrei cercar di Dio, e a Dio vorrei esporre la mia causa:

9. a lui, che fa cose grandi, imperscrutabili, maraviglie senza numero;

10. che spande la pioggia sopra la terra e manda le acque sui campi;

11. che innalza quelli ch'erano abbassati e pone in salvo gli afflitti in luogo elevato;

Giobbe 5