Geremia 51:32-38 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

32. che i guadi son occupati, che le paludi sono in preda alle fiamme, che gli uomini di guerra sono allibiti.

33. Poiché così parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: La figliuola di Babilonia è come un'aia al tempo in cui la si trebbia; ancora un poco, e verrà per lei il tempo della mietitura.

34. Nebucadnetsar, re di Babilonia, ci ha divorati, ci ha schiacciati, ci ha posti là come un vaso vuoto; ci ha inghiottiti come un dragone; ha empito il suo ventre con le nostre delizie, ci ha cacciati via.

35. ‘La violenza che m'è fatta e la mia carne ricadano su Babilonia’, dirà l'abitante di Sion; ‘Il mio sangue ricada sugli abitanti di Caldea’, dirà Gerusalemme.

36. Perciò, così parla l'Eterno: Ecco, io difenderò la tua causa, e farò la tua vendetta! Io prosciugherò il suo mare, disseccherò la sua sorgente,

37. e Babilonia diventerà un monte di ruine, un ricetto di sciacalli, un oggetto di stupore e di scherno, un luogo senz'abitanti.

38. Essi ruggiranno assieme come leoni, grideranno come piccini di leonesse.

Geremia 51