Evangelo Secondo S. Matteo 11:10-21 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

10. Egli è colui del quale è scritto: Ecco, io mando il mio messaggero davanti al tuo cospetto, che preparerà la via dinanzi a te.

11. In verità io vi dico, che fra i nati di donna non è sorto alcuno maggiore di Giovanni Battista; però, il minimo nel regno dei cieli è maggiore di lui.

12. Or dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il regno de' cieli è preso a forza ed i violenti se ne impadroniscono.

13. Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetato fino a Giovanni.

14. E se lo volete accettare, egli è l'Elia che dovea venire. Chi ha orecchi oda.

15. Ma a chi assomiglierò io questa generazione?

16. Ella è simile ai fanciulli seduti nelle piazze che gridano ai loro compagni e dicono:

17. Vi abbiam sonato il flauto, e voi non avete ballato; abbiam cantato de' lamenti, e voi non avete fatto cordoglio.

18. Difatti è venuto Giovanni non mangiando né bevendo, e dicono: Ha un demonio!

19. È venuto il Figliuol dell'uomo mangiando e bevendo, e dicono: Ecco un mangiatore ed un beone, un amico dei pubblicani e de' peccatori! Ma la sapienza è stata giustificata dalle opere sue.

20. Allora egli prese a rimproverare le città nelle quali era stata fatta la maggior parte delle sue opere potenti, perché non si erano ravvedute.

21. Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute fra voi, già da gran tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere.

Evangelo Secondo S. Matteo 11