Epistole di S. Paolo ai Romani 8:24-28 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

24. Poiché noi siamo stati salvati in isperanza. Or la speranza di quel che si vede, non è speranza; difatti, quello che uno vede, perché lo spererebbe egli ancora?

25. Ma se speriamo quel che non vediamo, noi l'aspettiamo con pazienza.

26. Parimente ancora, lo Spirito sovviene alla nostra debolezza; perché noi non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili;

27. e Colui che investiga i cuori conosce qual sia il sentimento dello Spirito, perché esso intercede per i santi secondo Iddio.

28. Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali son chiamati secondo il suo proponimento.

Epistole di S. Paolo ai Romani 8