1 Re 2:14-22 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

14. Poi aggiunse: ‘Ho da dirti una parola’. Quella rispose: ‘Di' pure’.

15. Ed egli disse: ‘Tu sai che il regno mi apparteneva, e che tutto Israele mi considerava come suo futuro re; ma il regno è stato trasferito e fatto passare a mio fratello, perché glielo ha dato l'Eterno.

16. Or dunque io ti domando una cosa; non me la rifiutare’. Ella rispose: ‘Di' pure’.

17. Ed egli disse: ‘Ti prego, di' al re Salomone, il quale nulla ti negherà, che mi dia Abishag la Sunamita per moglie’.

18. Bath-Sceba rispose: ‘Sta bene, parlerò al re in tuo favore’.

19. Bath-Sceba dunque si recò dal re Salomone per parlargli in favore di Adonija. Il re si alzò per andarle incontro, le s'inchinò, poi si pose a sedere sul suo trono, e fece mettere un altro trono per sua madre, la quale si assise alla sua destra.

20. Ella gli disse: ‘Ho una piccola cosa da chiederti; non me la negare’. Il re rispose: ‘Chiedila pure, madre mia; io non te la negherò’.

21. Ed ella: ‘Diasi Abishag la Sunamita al tuo fratello Adonija per moglie’.

22. Il re Salomone, rispondendo a sua madre, disse: ‘E perché chiedi tu Abishag la Sunamita per Adonija? Chiedi piuttosto il regno per lui, giacché egli è mio fratello maggiore; chiedilo per lui, per il sacerdote Abiathar e per Joab, figliuolo di Tseruia!’

1 Re 2