4. Presero settanta pezzi d’argento dal tempio di Baal-Berit e glieli consegnarono. Con quel denaro Abimèlec organizzò una banda di vagabondi e avventurieri disposti a seguirlo.
5. Andò a Ofra, nella casa di suo padre, e massacrò i settanta figli di Gedeone tutti sulla stessa pietra. Di essi si salvò solo il più piccolo, Iotam, che si era nascosto.
6. Tutti i proprietari di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e si recarono alla Quercia della Stele che si trova in città. Là proclamarono re Abimèlec.
7. Quando Iotam venne a saperlo, salì sulla cima del monte Garizìm e gridò verso di loro:«Ascoltatemi, o proprietari di Sichem,e Dio ascolterà voi.
8. Un giorno gli alberi decisero di scegliersi un re.Andarono dall’ulivo e gli chiesero:“Vuoi essere il nostro re?”.
9. Ma l’ulivo rispose:“Dovrei smettere di produrre l’oliocon il quale si onorano gli dèi e gli uomini,per fare il re degli alberi?”.
39-40. Gaal, alla testa dei proprietari di Sichem, uscì ad attaccare Abimèlec, ma egli lo costrinse a fuggire verso la città. Lungo la strada fino alla porta, i morti e i feriti furono moltissimi.
41. Poi Abimèlec si stabilì ad Arumà, e Zebul scacciò da Sichem Gaal e i suoi fratelli e proibì loro di tornare.
42. Abimèlec venne a sapere che il giorno dopo gli abitanti di Sichem dovevano andare nei campi.
43. Prese i suoi uomini, li divise in tre gruppi; li fece nascondere e tese un agguato nei campi. Quando videro gli abitanti uscire dalla città, si mossero e li attaccarono.
44. Abimèlec avanzò rapidamente con il suo gruppo e prese posizione all’ingresso della città, mentre gli altri due gruppi piombarono su quelli che erano nei campi e li uccisero.
45. Abimèlec combatté per tutta la giornata e infine conquistò Sichem. Massacrò gli abitanti, rase al suolo la città e cosparse le sue rovine di sale.
46. Ma i proprietari della torre di Sichem, appena furono informati, si rifugiarono nel sotterraneo del tempio di El-Berit.
47. Quando Abimèlec seppe che si erano rifugiati là,
48. salì con i suoi uomini sul monte Salmon. Prese l’ascia, tagliò il ramo di un albero e se lo caricò sulle spalle. Poi disse ai suoi uomini: «Svelti! Fate anche voi come me».
49. Ognuno tagliò un ramo, seguirono Abimèlec, ammucchiarono i rami contro il sotterraneo e lo incendiarono. Il sotterraneo bruciò con tutti quelli che erano dentro. Morirono tutti gli abitanti della torre di Sichem, circa mille persone tra uomini e donne.
50. In seguito Abimèlec marciò contro la città di Tebes: l’assediò e la conquistò.
51. In mezzo alla città c’era una torre fortificata. I proprietari e gli abitanti della città, uomini e donne, erano corsi a rifugiarsi nella torre. Si erano barricati dentro ed erano saliti sulla terrazza.
52. Quando Abimèlec andò ad attaccare la torre, si avvicinò alla porta per incendiarla.
53. Ma una donna buttò giù la pietra di una macina sulla sua testa e gli fracassò il cranio.