Giona 1:5-11 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

5. I marinai ebbero timore e ciascuno chiese aiuto al suo dio. Per non affondare gettarono in mare il carico della nave. Giona, invece, era sceso nella stiva e dormiva profondamente.

6. Il capitano gli si avvicinò e gli disse: «Come? tu dormi? Alzati! Prega il tuo Dio! Forse avrà pietà di noi e non moriremo».

7. I marinai si dissero l’un l’altro: «Tiriamo a sorte per sapere chi di noi è la causa di questa disgrazia».La sorte indicò Giona.

8. Allora gli chiesero:— Spiegaci dunque chi sia la causa di questa disgrazia. Che cosa fai? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? Qual è il tuo popolo?

9. — Io sono Ebreo, — rispose Giona, — e credo nel Signore, Dio del cielo, che ha fatto la terra e il mare.

10. Quindi raccontò che si era imbarcato per fuggire lontano dal Signore. Gli uomini furono presi da grande timore e gli dissero:— Hai commesso un’azione terribile!

11. Intanto la tempesta aumentava, e i marinai gli chiesero:— Che cosa dobbiamo fare di te perché il mare si calmi e noi possiamo salvarci?

Giona 1