1 Re 2:30-38 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

30. Benaia andò nella tenda del Signore e disse a Ioab:— Il re ti ordina di uscire!— No! — rispose Ioab; — mi faccia uccidere qui!Benaia tornò dal re per riferirgli la risposta di Ioab.

31. Salomone disse a Benaia: «Bene! Fa’ come ha detto lui: uccidilo e poi seppelliscilo. Così la mia famiglia ed io avremo fatto il nostro dovere riguardo al sangue innocente versato da Ioab.

32. Infatti Abner, figlio di Ner, comandante dell’esercito d’Israele, e Amasa, figlio di Ieter, comandante dell’esercito di Giuda erano uomini giusti, migliori di Ioab. Eppure lui li aveva uccisi, all’insaputa di mio padre; il Signore stesso lo punisce per questo delitto.

33. Ioab e i suoi discendenti portino sempre la responsabilità di quel crimine! Il Signore faccia sempre vivere in pace i discendenti di Davide, la sua famiglia e il suo regno!».

34. Allora Benaia, figlio di Ioiadà, raggiunse Ioab e lo uccise. Fu sepolto vicino a casa sua, nel deserto.

35. Il re diede a Benaia, figlio di Ioiadà, il comando dell’esercito al posto di Ioab, e nominò Sadoc sacerdote, al posto di Ebiatàr.

36. Salomone mandò a chiamare Simei e gli ordinò:— Fatti costruire una casa a Gerusalemme; abiterai lì senza mai allontanarti.

37. Se un giorno uscirai dalla città e oltrepasserai il torrente Cedron, sarai sicuramente ucciso e la colpa sarà solo tua.

38. Simei rispose:— Va bene, mio signore, farò come hai detto. Così Simei abitò a Gerusalemme per molto tempo.

1 Re 2