Giudici 16:24-25-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

3. Ma Sansone rimase a letto soltanto fino a mezzanotte. Poi si alzò, afferrò la porta della città e la strappò via tutta intera: battenti, stipiti e sbarra. Se la caricò sulle spalle e la portò sulla cima della montagna che è di fronte a Ebron.

4. Qualche tempo dopo, Sansone si innamorò di una donna della valle di Sorek, che si chiamava Dalila.

5. I capi dei Filistei andarono da lei e le dissero: «Con le tue carezze guarda di farti dire da Sansone perché è così forte, e come si può fare a domarlo. Se puoi scoprire il modo di legarlo e renderlo innocuo, noi ti daremo millecento monete d’argento ciascuno».

6. Dalila disse a Sansone:— Dimmi un po’: perché sei così forte? È possibile legarti e renderti innocuo?

7. Sansone rispose:— Se uno mi lega con sette corde d’arco, nuove e non ancora secche, io divento debole come qualsiasi altro uomo.

8. I capi dei Filistei portarono a Dalila sette corde d’arco, nuove e ancora fresche, ed essa lo legò.

9. Alcuni uomini erano nascosti in agguato in una stanza. Dalila gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Ma egli strappò le corde come si spezza un filo appena lo tocca il fuoco. Così il segreto della sua forza rimase nascosto.

24-25. Poi, presi dall’euforia, dissero: «Chiamate Sansone, perché ci faccia divertire». Mandarono a prenderlo dalla prigione, e gli fecero fare dei giochi davanti a loro. Poi lo condussero in mezzo ai pilastri. Quando il popolo lo vide, tutti acclamarono al loro dio, e dissero:«Il nostro dio ci ha fatto vincere Sansone, il nemico che ha devastato il nostro paese ha ucciso tanti di noi».

26. Sansone disse al ragazzo che lo teneva per mano: «Lasciami, fammi solo toccare i pilastri che reggono l’edificio. Voglio appoggiarmi».

27. L’edificio era pieno di gente, uomini e donne: erano presenti tutti i capi dei Filistei, e sul terrazzo c’erano circa tremila persone che avevano assistito ai giochi di Sansone.

28. Sansone invocò il Signore e disse: «Signore, mio Dio, ricordati di me! Dammi forza una volta ancora. In un solo colpo mi vendicherò contro i Filistei per tutti e due i miei occhi».

29. Poi Sansone cercò a tastoni i due pilastri centrali che reggevano l’edificio. Si puntò contro di essi, con la destra e con la sinistra,

30. urlando: «Muoia Sansone con tutti i Filistei!» e poi spinse con tutta la sua forza. L’edificio crollò, travolgendo i capi dei Filistei e tutti gli altri. Così, Sansone uccise più persone con la sua morte che in tutta la sua vita.

Giudici 16