Genesi 41:38-49 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

38. e il faraone disse loro: «Quest’uomo ha in sé lo spirito di Dio. Potremmo forse trovare qualcuno migliore di lui?».

39. Allora si rivolse a Giuseppe: «Siccome Dio ti ha fatto conoscere tutte queste cose, nessuno può essere intelligente e saggio come te.

40. Perciò tu stesso sarai l’amministratore del mio regno, e tutto il mio popolo ubbidirà ai tuoi ordini. Soltanto io, dato che sono il re, avrò un potere superiore al tuo».

41. E aggiunse: «Ti conferisco autorità su tutto l’Egitto».

42. Poi il faraone si tolse l’anello dal dito e lo mise a quello di Giuseppe, lo fece vestire di abiti di lino finissimo e gli pose attorno al collo la collana d’oro.

43. Lo fece salire sul suo secondo carro. Davanti a lui si gridava: «Largo! Largo!».Fu così che il faraone mise Giuseppe a capo di tutto l’Egitto.

44. Disse ancora a Giuseppe: «Io sono il faraone. Nessuno oserà muovere anche solo il dito mignolo senza il tuo permesso».

45. Il faraone diede a Giuseppe il nome egiziano di Safnat-Panèach e gli fece sposare Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di Eliòpoli. Poi Giuseppe cominciò a fare giri di ispezione nei territori dell’Egitto.

46. Aveva trent’anni quando fu condotto alla presenza del faraone, re d’Egitto.Giuseppe lasciò il faraone e si mise a viaggiare per tutta la regione.

47. Durante le sette annate di abbondanza la terra produsse ottimi raccolti,

48. e in quel periodo Giuseppe ammassò nel paese d’Egitto grandi riserve di viveri. In ogni città faceva conservare i raccolti della campagna circostante.

49. Accumulò tanto grano che smise di tenerne il conto perché era incalcolabile come la sabbia del mare.

Genesi 41