Genesi 37:6-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

6. — Fratelli — aveva detto loro — vi prego, ascoltate il sogno che ho fatto!

7. Al tempo della mietitura noi stavamo legando covoni di grano nei campi. A un tratto il mio covone si alzò e rimase dritto in piedi, mentre tutti i vostri si misero attorno al mio e gli si inchinarono davanti.

8. — Vuoi forse essere il nostro re e dominarci? — gli risposero i fratelli. E lo odiarono ancor più, sia per i suoi sogni, sia per il modo di raccontarli.

9. Poi Giuseppe fece un altro sogno e raccontò anche quello ai suoi fratelli. Disse loro:— Ho fatto un altro sogno: il sole, la luna e undici stelle si inchinavano fino a terra dinanzi a me.

10. Raccontò anche questo sogno a suo padre e ai suoi fratelli. Ma il padre lo rimproverò:— Che vai sognando? — gli disse. — Tutti noi: io, tua madre e i tuoi fratelli dovremmo venire a inchinarci fino a terra davanti a te?

11. I suoi fratelli erano gelosi di lui. Suo padre invece pensava spesso a queste cose.

12. I fratelli di Giuseppe si erano recati nella contrada di Sichem per portarvi al pascolo il gregge del padre.

13. Un giorno Giacobbe disse a Giuseppe:— I tuoi fratelli stanno pascolando i greggi in Sichem. Ti devo mandare da loro.— Va bene! — rispose Giuseppe.

14. — Va’ a vedere come stanno i tuoi fratelli e i greggi — riprese Giacobbe. — Poi vieni a dirmelo.Così Giacobbe mandò Giuseppe dalla valle di Ebron a Sichem. Arrivò,

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