19. Il re rientrò poi nel suo palazzo per trascorrere la notte. Respinse ogni cibo, rifiutò qualunque diversivo e non riuscì neppure a dormire.
20. Il mattino dopo, appena si fece giorno, il re si alzò e andò in fretta alla fossa dei leoni.
21. Si avvicinò e chiamò Daniele con voce triste:— Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che servi con amore ti ha liberato dagli artigli dei leoni?
22. Daniele gli rispose:— Lunga vita a te, maestà!
23. Sì, il mio Dio ha mandato il suo angelo a chiudere le fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male. Infatti, agli occhi del mio Dio sono innocente e anche nei tuoi riguardi non ho commesso alcuna colpa, maestà!