Atti 28:18-24 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

18. I Romani mi hanno interrogato e volevano lasciarmi libero perché non trovavano in me nessuna colpa che meritasse la morte.

19. Ma gli Ebrei si sono opposti a questa decisione, e allora sono stato costretto a fare ricorso all’imperatore. Io però non ho alcuna intenzione di portare accuse contro il mio popolo.

20. Per questo motivo ho chiesto di vedervi e di parlarvi. Infatti io porto queste catene a causa di colui che il popolo di Israele ha sempre aspettato.

21. Gli risposero:— Noi non abbiamo ricevuto dalla Giudea nessuna lettera che ti riguarda, e nessuno dei nostri fratelli è venuto a riferire o a parlar male di te.

22. Tuttavia, noi vorremmo ascoltare da te quel che pensi: perché abbiamo saputo che la setta alla quale tu appartieni, un po’ dappertutto trova delle opposizioni.

23. Poi si diedero un appuntamento.Nel giorno fissato, vennero nell’alloggio di Paolo ancor più numerosi. Dal mattino fino alla sera Paolo dava spiegazioni e annunziava loro il *regno di Dio. Partendo dalla *legge di Mosè e dagli scritti dei *profeti, Paolo cercava di convincerli a credere in Gesù.

24. Alcuni si lasciarono convincere dalle parole di Paolo, altri invece non vollero credere.

Atti 28