2 Maccabei 3:10-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

10. Il sommo sacerdote allora spiegò a Eliodoro che i beni depositati nel tempio appartenevano alle vedove e agli orfani.

11. In parte solamente erano di Ircano, figlio di Tobia, persona assai distinta in mezzo al popolo. Contrariamente a quel che aveva inventato l’empio Simone, si trattava in tutto di ∆centoquaranta quintali d’argento e settanta d’oro.

12. Infine fece osservare che non si doveva assolutamente fare torto a quelli che avevano messo la loro fiducia e sicurezza nel tempio apprezzato in tutto il mondo per la sua grandezza e santità.

13. Eliodoro però, forte degli ordini che aveva ricevuto dal re, rispose che tutte quelle ricchezze dovevano passare nelle casse del re.

14. Eliodoro, nel giorno da lui fissato, entrò nel tempio per fare l’inventario degli oggetti preziosi. In tutta la città allora ci fu una grande angoscia.

15. I sacerdoti, con le loro vesti rituali, si gettavano a terra davanti all’altare. A Dio, che aveva dato loro la legge sui depositi, chiedevano di conservarli intatti per coloro che li avevano portati al tempio.

16. Guardando il volto del sommo sacerdote si sentiva come una ferita al cuore; il suo sguardo e il suo volto scolorito rivelavano lo sgomento del suo animo.

2 Maccabei 3