1 Samuele 25:15-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

2-3. A Maon abitava un ricco, proprietario di tremila pecore e mille capre: si chiamava Nabal ed era discendente di ∆Caleb. Sua moglie si chiamava Abigàil ed era una donna bella d’aspetto e di buon senso, mentre Nabal era un uomo duro e cattivo. I suoi possedimenti erano a Carmel, ed egli si trovava là per la ∆tosatura delle pecore.

15. Eppure gli uomini di Davide erano stati molto buoni con noi: nessun fastidio e nessun danno per tutto il tempo che siamo stati con loro quando eravamo al pascolo.

16. Anzi, sono stati per noi una difesa, giorno e notte, per tutto il tempo che siamo stati a pascolare il gregge vicino a loro.

17. Pensaci tu e vedi che cosa fare, altrimenti andrà a finire male per il padrone e per tutti noi. Ma a lui non si può parlare perché non capisce niente».

18. Abigàil prese in fretta duecento pagnotte, due otri di vino, cinque pecore pronte da cucinare, cinque misure di grano tostato, cento grappoli di uva passa e duecento schiacciate di fichi secchi. Caricò tutto su alcuni asini

19. e ordinò ai servi: «Voi andate avanti e io vi seguirò». A suo marito non disse niente.

20. Lei, in groppa al suo asino, scendeva per il fianco della collina e, a un certo punto, si trovò di fronte Davide e i suoi uomini che venivano avanti.

1 Samuele 25