Numeri 12:7-13 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

7. Non così coi mio servitore Mosè, che è fedele in tutta la mia casa.

8. Con lui io parlo a tu per tu, facendomi vedere, e non per via d’enimmi; ed egli contempla la sembianza dell’Eterno. Perché dunque non avete temuto di parlar contro il mio servo, contro Mosè?"

9. E l’ira dell’Eterno s’accese contro loro, ed egli se ne andò,

10. e la nuvola si ritirò di sopra alla tenda; ed ecco che Maria era lebbrosa, bianca come neve; Aaronne guardò Maria, ed ecco era lebbrosa.

11. E Aaronne disse a Mosè: "Deh, signor mio, non ci far portare la pena di un peccato che abbiamo stoltamente commesso, e di cui siamo colpevoli.

12. Deh, ch’ella non sia come il bimbo nato morto, la cui carne è già mezzo consumata quand’esce dal seno materno!"

13. E Mosè gridò all’Eterno dicendo: "Guariscila, o Dio, te ne prego!"

Numeri 12