2 Tessalonicesi 3:8-13 Riveduta Bibbia 1927 (RIV)

8. né abbiam mangiato gratuitamente il pane d’alcuno, ma con fatica e con pena abbiam lavorato notte e giorno per non esser d’aggravio ad alcun di voi.

9. Non già che non abbiamo il diritto di farlo, ma abbiam voluto darvi noi stessi ad esempio, perché c’imitaste.

10. E invero quand’eravamo con voi, vi comandavamo questo: che se alcuno non vuol lavorare, neppure deve mangiare.

11. Perché sentiamo che alcuni si conducono fra voi disordinatamente, non lavorando affatto, ma affaccendandosi in cose vane.

12. A quei tali noi ordiniamo e li esortiamo nel Signor Gesù Cristo che mangino il loro proprio pane, quietamente lavorando.

13. Quanto a voi, fratelli, non vi stancate di fare il bene.

2 Tessalonicesi 3