Vangelo Secondo Matteo 26:42-49 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

42. Di nuovo, per la seconda volta, andò e pregò, dicendo: «Padre mio, se non è possibile che questo calice passi oltre da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà».

43. E, tornato, li trovò addormentati, perché i loro occhi erano appesantiti.

44. Allora, lasciatili, andò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le medesime parole.

45. Poi tornò dai discepoli e disse loro: «Dormite pure oramai, e riposatevi! Ecco, l’ora è vicina, e il Figlio dell’uomo è dato nelle mani dei peccatori.

46. Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino».

47. Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei dodici, e insieme a lui una gran folla con spade e bastoni, da parte dei capi dei sacerdoti e degli anziani del popolo.

48. Colui che lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; prendetelo».

49. E in quell’istante, avvicinatosi a Gesù, gli disse: «Ti saluto, Rabbì!» e lo baciò.

Vangelo Secondo Matteo 26