Vangelo Secondo Matteo 12:12-26 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

12. Certo un uomo vale molto più di una pecora! È dunque lecito far del bene in giorno di sabato».

13. Allora disse a quell’uomo: «Stendi la mano». Ed egli la stese, e la mano ritornò sana come l’altra.

14. I farisei, usciti, tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

15. Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là; una gran folla lo seguì ed egli li guarì tutti;

16. e ordinò loro di non divulgarlo,

17. affinché si adempisse quanto era stato detto per bocca del profeta Isaia:

18. «Ecco il mio servitore che ho scelto; il mio diletto, in cui l’anima mia si è compiaciuta. Io metterò lo Spirito mio sopra di lui, ed egli annuncerà la giustizia alle genti.

19. Non contenderà, né griderà e nessuno udrà la sua voce nelle piazze.

20. Non frantumerà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfare la giustizia.

21. E nel suo nome le genti spereranno».

22. Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo guarì, in modo che il muto parlava e vedeva.

23. E tutta la folla stupiva e diceva: «Non è questi il Figlio di Davide?»

24. Ma i farisei, udendo ciò, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per l’aiuto di Belzebù, principe dei demòni».

25. Ma egli, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina; e ogni città o casa divisa contro se stessa non potrà reggere.

26. Se Satana scaccia Satana, egli è diviso contro se stesso; come dunque potrà reggere il suo regno?

Vangelo Secondo Matteo 12