Vangelo Secondo Marco 15:18-34 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

18. e cominciarono a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!»

19. E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, mettendosi in ginocchio, si prostravano davanti a lui.

20. Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora, lo rivestirono delle sue vesti e lo condussero fuori per crocifiggerlo.

21. Costrinsero a portare la croce di lui un certo Simone di Cirene, padre di Alessandro e di Rufo, che passava di là tornando dai campi.

22. E condussero Gesù al luogo detto Golgota, che tradotto vuol dire «luogo del teschio».

23. Gli diedero da bere del vino mescolato con mirra, ma non ne prese.

24. Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirandole a sorte per sapere quello che ciascuno dovesse prendere.

25. Era l’ora terza quando lo crocifissero.

26. L’iscrizione indicante il motivo della condanna diceva: «Il re dei Giudei».

27. Con lui crocifissero due ladroni, uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra.

28. [E si adempì la Scrittura che dice: «Egli è stato contato fra i malfattori».]

29. Quelli che passavano di là lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Eh, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni,

30. salva te stesso e scendi giù dalla croce!»

31. Allo stesso modo anche i capi dei sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano l’uno all’altro: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso.

32. Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, affinché vediamo e crediamo!» Anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.

33. Venuta l’ora sesta, si fecero tenebre su tutto il paese fino all’ora nona.

34. All’ora nona Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lamà sabactàni?», che, tradotto, vuol dire: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»

Vangelo Secondo Marco 15