Vangelo Secondo Luca 4:20-30 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

20. Poi, chiuso il libro e resolo all’inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui.

21. Egli prese a dire loro: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura, che voi avete udito».

22. Tutti gli rendevano testimonianza e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?»

23. Ed egli disse loro: «Certo, voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso; fa’ anche qui nella tua patria tutto quello che abbiamo udito essere avvenuto in Capernaum!”».

24. Ma egli disse: «In verità vi dico che nessun profeta è ben accetto nella sua patria.

25. Anzi, vi dico in verità che ai giorni di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e vi fu grande carestia in tutto il paese, c’erano molte vedove in Israele;

26. eppure a nessuna di esse fu mandato Elia, bensì a una vedova in Sarepta di Sidone.

27. Al tempo del profeta Eliseo c’erano molti lebbrosi in Israele; eppure nessuno di loro fu purificato, bensì Naaman, il Siro».

28. Udendo queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni d’ira.

29. Si alzarono, lo cacciarono fuori dalla città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per precipitarlo giù.

30. Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

Vangelo Secondo Luca 4