19. per proclamare l’anno accettevole del Signore».
20. Poi, chiuso il libro e resolo all’inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui.
21. Egli prese a dire loro: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura, che voi avete udito».
22. Tutti gli rendevano testimonianza e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?»
23. Ed egli disse loro: «Certo, voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso; fa’ anche qui nella tua patria tutto quello che abbiamo udito essere avvenuto in Capernaum!”».
24. Ma egli disse: «In verità vi dico che nessun profeta è ben accetto nella sua patria.
25. Anzi, vi dico in verità che ai giorni di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e vi fu grande carestia in tutto il paese, c’erano molte vedove in Israele;
26. eppure a nessuna di esse fu mandato Elia, bensì a una vedova in Sarepta di Sidone.
27. Al tempo del profeta Eliseo c’erano molti lebbrosi in Israele; eppure nessuno di loro fu purificato, bensì Naaman, il Siro».
28. Udendo queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni d’ira.
29. Si alzarono, lo cacciarono fuori dalla città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per precipitarlo giù.
30. Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.
31. Poi discese a Capernaum, città della Galilea, e qui insegnava alla gente nei giorni di sabato.
32. Ed essi si stupivano del suo insegnamento perché parlava con autorità.
33. Or nella sinagoga si trovava un uomo che aveva uno spirito di demonio impuro, il quale gridò a gran voce:
34. «Ahi! Che c’è fra noi e te, Gesù Nazareno? Sei venuto per mandarci in perdizione? Io so chi sei: il Santo di Dio!»
35. Gesù lo sgridò, dicendo: «Taci, ed esci da quest’uomo!» E il demonio, gettatolo a terra lì nel mezzo, uscì da lui senza fargli alcun male.