Vangelo Secondo Luca 3:12-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

12. Vennero anche dei pubblicani per essere battezzati e gli dissero: «Maestro, che dobbiamo fare?»

13. Ed egli rispose loro: «Non riscuotete nulla di più di quello che vi è ordinato».

14. Lo interrogarono pure dei soldati, dicendo: «E noi, che dobbiamo fare?» Ed egli a loro: «Non fate estorsioni, non opprimete nessuno con false denunce e accontentatevi della vostra paga».

15. Ora il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro se Giovanni fosse il Cristo.

16. Giovanni rispose, dicendo a tutti: «Io vi battezzo in acqua; ma viene colui che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere il legaccio dei calzari. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.

17. Egli ha in mano il suo ventilabro per ripulire interamente la sua aia e raccogliere il grano nel suo granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile».

18. Così, con molte e varie esortazioni evangelizzava il popolo;

19. ma Erode il tetrarca, rimproverato da lui a proposito di Erodiade, moglie di suo fratello, e per tutte le malvagità che aveva commesso,

20. aggiunse a tutte le altre anche questa: rinchiuse Giovanni in prigione.

21. Ora, mentre tutto il popolo si faceva battezzare, anche Gesù fu battezzato; e, mentre pregava, si aprì il cielo

22. e lo Spirito Santo scese su di lui in forma corporea, come una colomba; e venne una voce dal cielo: «Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto».

23. Gesù, quando cominciò a insegnare, aveva circa trent’anni ed era figlio, come si credeva, di Giuseppe, di Eli,

24. di Mattàt, di Levi, di Melchi, di Iannài, di Giuseppe,

25. di Mattatia, di Amos, di Naum, di Esli, di Naggai,

Vangelo Secondo Luca 3