Vangelo Secondo Luca 20:38-47 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

38. Ora, egli non è Dio di morti, ma di vivi; perché per lui tutti vivono».

39. Alcuni scribi, rispondendo, dissero: «Maestro, hai detto bene».

40. E non osavano più fargli alcuna domanda.

41. Ed egli disse loro: «Come mai si dice che il Cristo è Figlio di Davide?

42. Poiché Davide stesso, nel libro dei Salmi, dice: “Il Signore ha detto al mio Signore: ‘Siedi alla mia destra,

43. finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi’”.

44. Davide dunque lo chiama Signore; come può essere suo figlio?»

45. Mentre tutto il popolo lo ascoltava, egli disse ai {suoi} discepoli:

46. «Guardatevi dagli scribi, a cui piace passeggiare in lunghe vesti, e che amano i saluti nelle piazze, i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti;

47. essi divorano le case delle vedove e fanno lunghe preghiere per mettersi in mostra. Costoro riceveranno una condanna maggiore».

Vangelo Secondo Luca 20