Vangelo Secondo Luca 20:28-43 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

28. «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se il fratello di uno muore, avendo moglie ma senza figli, il fratello di lui ne prenda la moglie e dia una discendenza a suo fratello”.

29. C’erano dunque sette fratelli. Il primo prese moglie e morì senza figli.

30. Il secondo pure la sposò,

31. poi il terzo; e così, fino al settimo, morirono senza lasciare figli.

32. Infine morì anche la donna.

33. Nella risurrezione, dunque, di chi sarà moglie quella donna? Perché tutti e sette l’hanno avuta per moglie».

34. Gesù disse loro: «I figli di questo mondo sposano e sono sposati,

35. ma quelli che saranno ritenuti degni di aver parte al mondo avvenire e alla risurrezione dai morti non prendono né danno moglie;

36. neanche possono più morire perché sono simili agli angeli e sono figli di Dio, essendo figli della risurrezione.

37. Che poi i morti risuscitino, lo dichiarò anche Mosè nel passo del pruno, quando chiama il Signore, Dio di Abraamo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe.

38. Ora, egli non è Dio di morti, ma di vivi; perché per lui tutti vivono».

39. Alcuni scribi, rispondendo, dissero: «Maestro, hai detto bene».

40. E non osavano più fargli alcuna domanda.

41. Ed egli disse loro: «Come mai si dice che il Cristo è Figlio di Davide?

42. Poiché Davide stesso, nel libro dei Salmi, dice: “Il Signore ha detto al mio Signore: ‘Siedi alla mia destra,

43. finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi’”.

Vangelo Secondo Luca 20