Vangelo Secondo Luca 19:20-33 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

20. Poi ne venne un altro che disse: “Signore, ecco la tua mina che ho tenuta nascosta in un fazzoletto,

21. perché ho avuto paura di te che sei un uomo duro; tu prendi quello che non hai depositato e mieti quello che non hai seminato”.

22. Il re gli disse: “Dalle tue parole ti giudicherò, servo malvagio! Tu sapevi che io sono un uomo duro, che prendo quello che non ho depositato e mieto quello che non ho seminato;

23. perché non hai messo il mio denaro in banca, e io, al mio ritorno, lo avrei riscosso con l’interesse?”

24. Poi disse a coloro che erano presenti: “Toglietegli la mina e datela a colui che ha dieci mine”.

25. Essi gli dissero: “Signore, egli ha dieci mine!”

26. “Io vi dico che a chiunque ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.

27. E questi miei nemici che non volevano che io regnassi su di loro, conduceteli qui e uccideteli in mia presenza”».

28. Dette queste cose, Gesù andava avanti, salendo a Gerusalemme.

29. Come fu vicino a Betfage e a Betania, presso il monte detto degli Ulivi, mandò due discepoli, dicendo:

30. «Andate nella borgata di fronte, nella quale, entrando, troverete un puledro legato su cui non è mai salito nessuno; slegatelo e conducetelo qui.

31. Se qualcuno vi domanda perché lo slegate, direte così: “Il Signore ne ha bisogno”».

32. E quelli che erano stati mandati partirono e trovarono proprio come egli aveva detto loro.

33. Mentre essi slegavano il puledro, i suoi padroni dissero loro: «Perché slegate il puledro?»

Vangelo Secondo Luca 19