Vangelo Secondo Luca 16:21-31 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

21. e bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccargli le ulceri.

22. Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto.

23. E nell’Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno;

24. ed esclamò: “Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma”.

25. Ma Abraamo disse: “Figlio, ricòrdati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato.

26. Oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi”.

27. Ed egli disse: “Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre,

28. perché ho cinque fratelli, affinché li avverta, e non vengano anche loro in questo luogo di tormento”.

29. Abraamo disse: “Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli”.

30. Ed egli: “No, padre Abraamo; ma se qualcuno dai morti va a loro, si ravvederanno”.

31. Abraamo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita”».

Vangelo Secondo Luca 16