Vangelo Secondo Luca 16:11-27 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

11. Se dunque non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà quelle vere?

12. E, se non siete stati fedeli nei beni altrui, chi vi darà i vostri?

13. Nessun domestico può servire due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o avrà riguardo per l’uno e disprezzo per l’altro. Voi non potete servire Dio e Mammona».

14. I farisei, che amavano il denaro, udivano tutte queste cose e si beffavano di lui.

15. Ed egli disse loro: «Voi vi proclamate giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori; perché quello che è eccelso tra gli uomini è abominevole davanti a Dio.

16. La legge e i profeti hanno durato fino a Giovanni; da quel tempo è annunciata la buona notizia del regno di Dio, e ciascuno vi entra a forza.

17. È più facile che passino cielo e terra, anziché cada un solo apice della legge.

18. «Chiunque manda via la moglie e ne sposa un’altra commette adulterio, e chi sposa una donna mandata via dal marito commette adulterio.

19. «C’era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e di bisso, e ogni giorno si divertiva splendidamente.

20. Un mendicante, chiamato Lazzaro, stava alla sua porta, pieno di ulceri

21. e bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccargli le ulceri.

22. Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto.

23. E nell’Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno;

24. ed esclamò: “Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma”.

25. Ma Abraamo disse: “Figlio, ricòrdati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato.

26. Oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi”.

27. Ed egli disse: “Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre,

Vangelo Secondo Luca 16