Vangelo Secondo Giovanni 9:6-18 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

6. Detto questo, sputò in terra, fece del fango con la saliva, gli spalmò il fango sugli occhi

7. e gli disse: «Va’, làvati nella vasca di Siloe» (che significa «mandato»). Egli dunque andò, si lavò e tornò che ci vedeva.

8. Perciò i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era mendicante, dicevano: «Non è questo colui che stava seduto a chiedere l’elemosina?»

9. Alcuni dicevano: «È lui». Altri dicevano: «No, ma gli somiglia». Egli diceva: «Sono io».

10. Allora essi gli domandarono: «Com’è che ti sono stati aperti gli occhi?»

11. Egli rispose: «Quell’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me ne ha spalmato gli occhi e mi ha detto: “Va’ a Siloe e làvati”. Io quindi sono andato, mi sono lavato e ho recuperato la vista».

12. Ed essi gli dissero: «Dov’è costui?» Egli rispose: «Non so».

13. Condussero dai farisei colui che era stato cieco.

14. Or era in giorno di sabato che Gesù aveva fatto il fango e gli aveva aperto gli occhi.

15. I farisei dunque gli domandarono di nuovo come egli avesse recuperato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo».

16. Perciò alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non è da Dio perché non osserva il sabato». Ma altri dicevano: «Come può un uomo peccatore compiere tali segni miracolosi?» E vi era disaccordo tra di loro.

17. Essi dunque dissero di nuovo al cieco: «Tu, che dici di lui, poiché ti ha aperto gli occhi?» Egli rispose: «È un profeta».

18. I Giudei però non credettero che lui fosse stato cieco e avesse recuperato la vista, finché non ebbero chiamato i genitori di colui che aveva recuperato la vista

Vangelo Secondo Giovanni 9