Vangelo Secondo Giovanni 8:15-26 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

15. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno.

16. E anche se giudico, il mio giudizio è veritiero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato.

17. D’altronde nella vostra legge è scritto che la testimonianza di due uomini è vera.

18. Ora sono io a testimoniare di me stesso, e anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me».

19. Essi perciò gli dissero: «Dov’è tuo Padre?» Gesù rispose: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».

20. Queste parole le pronunciò nella sala del tesoro, insegnando nel tempio; e nessuno lo arrestò, perché l’ora sua non era ancora venuta.

21. Egli dunque disse loro di nuovo: «Io me ne vado e voi mi cercherete, e morirete nel vostro peccato; dove vado io, voi non potete venire».

22. Perciò i Giudei dicevano: «Si ucciderà forse? Poiché dice: “Dove vado io, voi non potete venire”».

23. Egli diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.

24. Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati; perché se non credete che io sono, morirete nei vostri peccati».

25. Allora gli domandarono: «Chi sei tu?» Gesù rispose loro: «Sono per l’appunto quello che vi dico.

26. Ho molte cose da dire e da giudicare sul conto vostro; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udite da lui le dico al mondo».

Vangelo Secondo Giovanni 8