Vangelo Secondo Giovanni 10:10-22 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

10. Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.

11. Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore.

12. Il mercenario, che non è pastore e al quale non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga (e il lupo le rapisce e le disperde),

13. perché è mercenario e non si cura delle pecore.

14. Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me,

15. come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore.

16. Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

17. Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita per riprenderla poi.

18. Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest’ordine ho ricevuto dal Padre mio».

19. Nacque di nuovo un dissenso tra i Giudei per queste parole.

20. Molti di loro dicevano: «Ha un demonio ed è fuori di sé; perché lo ascoltate?»

21. Altri dicevano: «Queste non sono parole di un indemoniato. Può un demonio aprire gli occhi ai ciechi?»

22. In quel tempo ebbe luogo in Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d’inverno,

Vangelo Secondo Giovanni 10