Secondo Libro di Samuele 23:1-8 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

1. Queste sono le ultime parole di Davide: «Parola di Davide, figlio d’Isai, parola dell’uomo che fu elevato ad alta dignità, dell’unto del Dio di Giacobbe, del dolce cantore d’Israele:

2. lo Spirito del Signore ha parlato per mio mezzo e la sua parola è stata sulle mie labbra.

3. Il Dio d’Israele ha parlato, la Rocca d’Israele mi ha detto: “Colui che regna sugli uomini con giustizia, colui che regna con timore di Dio,

4. è come la luce mattutina, quando il sole si alza in un mattino senza nuvole e con il suo splendore, dopo la pioggia, fa spuntare l’erbetta dalla terra”.

5. Non è così della mia casa davanti a Dio? Poiché egli ha stabilito con me un patto eterno, ben regolato in ogni punto e perfettamente sicuro. Non farà egli germogliare la mia completa salvezza e tutto ciò che io bramo?

6. Ma gli scellerati tutti quanti sono come spine che si buttano via e non si prendono con la mano;

7. chi le tocca si arma di un ferro o di un’asta di lancia, e si bruciano interamente là dove sono».

8. Questi sono i nomi dei valorosi guerrieri che furono al servizio di Davide: Ioseb-Basebet, il Tachemonita, capo dei principali ufficiali. Egli era Adino l’Eznita, che in un solo scontro sconfisse ottocento uomini.

Secondo Libro di Samuele 23