Secondo Libro di Samuele 12:22-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

22. Egli rispose: «Quando il bambino era ancora vivo, digiunavo e piangevo, perché dicevo: “Chissà che il Signore non abbia pietà di me e il bambino non resti in vita?” Ma ora che è morto, perché dovrei digiunare?

23. Posso forse farlo ritornare? Io andrò da lui, ma egli non ritornerà da me!»

24. Poi Davide consolò Bat-Sceba sua moglie, entrò da lei e si unì a lei; lei partorì un figlio che chiamò Salomone.

25. Il Signore amò Salomone e mandò il profeta Natan che lo chiamò Iedidia, a motivo dell’amore che il Signore gli portava.

Secondo Libro di Samuele 12