Secondo Libro delle Cronache 8:1-13 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

1. Passati i vent’anni nei quali Salomone costruì la casa del Signore e il suo proprio palazzo,

2. egli ricostruì le città che Curam gli aveva date e vi fece abitare i figli d’Israele.

3. Poi Salomone marciò contro Camat-Soba e se ne impadronì.

4. Ricostruì Tadmor nella parte deserta del paese e tutte le città di rifornimento in Camat.

5. Ricostruì pure Bet-Oron superiore e Bet-Oron inferiore, città fortificate, munite di mura, di porte e di sbarre;

6. ricostruì Baalat e tutte le città di rifornimento che appartenevano al re, tutte le città per i suoi carri, le città per i suoi cavalieri, insomma tutto quello che gli piacque di costruire a Gerusalemme, nel Libano e in tutto il paese del suo dominio.

7. Tutta la popolazione che era rimasta degli Ittiti, degli Amorei, dei Ferezei, degli Ivvei e dei Gebusei, che non erano d’Israele,

8. vale a dire i loro discendenti che erano rimasti dopo di loro nel paese e che gli Israeliti non avevano distrutti, Salomone li impiegò per lavori servili, e tali sono rimasti fino a oggi.

9. Ma i figli d’Israele Salomone non li impiegò come schiavi per i suoi lavori; essi furono la sua gente di guerra, capi dei suoi condottieri e comandanti dei suoi carri e dei suoi cavalieri.

10. I capi dei prefetti del re Salomone, incaricati di sorvegliare il popolo, erano duecentocinquanta.

11. Salomone fece salire la figlia del faraone dalla città di Davide alla casa che egli le aveva fatto costruire, perché disse: «Mia moglie non abiterà nella casa di Davide re d’Israele, perché i luoghi dov’è entrata l’arca del Signore sono santi».

12. Allora Salomone offrì olocausti al Signore sull’altare del Signore, che egli aveva costruito davanti al portico;

13. offriva quello che bisognava offrire, secondo l’ordine di Mosè, ogni giorno, nei sabati, nei noviluni e nelle feste solenni, tre volte all’anno: alla festa degli Azzimi, alla festa delle Settimane e alla festa delle Capanne.

Secondo Libro delle Cronache 8