Secondo Libro delle Cronache 35:12-18 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

12. I Leviti misero da parte quello che doveva essere bruciato, per darlo ai figli del popolo, secondo i rami delle case paterne, perché l’offrissero al Signore, secondo quanto è scritto nel libro di Mosè. E lo stesso fecero per i buoi.

13. Poi arrostirono le vittime pasquali sul fuoco, secondo quanto è prescritto; ma le altre vivande consacrate le cossero in pignatte, in caldaie e in pentole, e si affrettarono a portarle a tutti i figli del popolo.

14. Poi prepararono la Pasqua per se stessi e per i sacerdoti, perché i sacerdoti, figli di Aaronne, furono occupati fino alla notte a mettere sull’altare ciò che doveva essere bruciato e il grasso; perciò i Leviti fecero i preparativi per se stessi e per i sacerdoti, figli di Aaronne.

15. I cantori, figli di Asaf, erano al loro posto, conformemente all’ordine di Davide, di Asaf, di Eman e di Iedutun, il veggente del re; i portinai stavano a ciascuna porta; essi non ebbero bisogno di allontanarsi dal loro servizio, perché i Leviti, loro fratelli, preparavano la Pasqua per loro.

16. Così, in quel giorno, tutto il servizio del Signore fu predisposto per fare la Pasqua e per offrire olocausti sull’altare del Signore, conformemente all’ordine del re Giosia.

17. I figli d’Israele che si trovavano là celebrarono allora la Pasqua e la festa degli Azzimi per sette giorni.

18. Nessuna Pasqua come quella era stata celebrata in Israele dai giorni del profeta Samuele; né alcuno dei re d’Israele aveva celebrato una Pasqua pari a quella celebrata da Giosia, dai sacerdoti e dai Leviti, da tutto Giuda e Israele che si trovavano là e dagli abitanti di Gerusalemme.

Secondo Libro delle Cronache 35