Secondo Libro delle Cronache 32:1-11 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

1. Dopo queste cose e questi atti di fedeltà di Ezechia, Sennacherib, re d’Assiria, venne in Giuda e cinse d’assedio le città fortificate, con l’intenzione d’impadronirsene.

2. Quando Ezechia vide che Sennacherib era giunto e si proponeva di attaccare Gerusalemme,

3. deliberò con i suoi capi e con i suoi uomini valorosi di turare le sorgenti d’acqua che erano fuori della città; ed essi gli prestarono aiuto.

4. Si radunò dunque un gran numero di gente e turarono tutte le sorgenti e il torrente che scorreva attraverso il paese. «Perché», dicevano essi, «i re d’Assiria, venendo, dovrebbero trovare abbondanza d’acqua?»

5. Ezechia prese coraggio e ricostruì tutte le mura dov’erano diroccate; rialzò le torri, costruì l’altro muro di fuori, fortificò Millo, nella città di Davide, e fece fare una gran quantità d’armi e di scudi.

6. Diede dei capi militari al popolo, li riunì presso di sé sulla piazza della porta della città e parlò al loro cuore, dicendo:

7. «Siate forti e coraggiosi! Non temete e non vi sgomentate a causa del re d’Assiria e della moltitudine che lo accompagna; perché con noi è uno più grande di ciò che è con lui.

8. Con lui è un braccio di carne; con noi è il Signore nostro Dio, per aiutarci e combattere le nostre battaglie». E il popolo fu rassicurato dalle parole di Ezechia, re di Giuda.

9. Dopo questo, Sennacherib, re d’Assiria, mentre stava di fronte a Lachis con tutte le sue forze, mandò i suoi servitori a Gerusalemme per dire a Ezechia, re di Giuda, e a tutti quelli di Giuda che si trovavano a Gerusalemme:

10. «Così parla Sennacherib, re degli Assiri: “In chi confidate voi per rimanervene così assediati in Gerusalemme?

11. Ezechia v’inganna per ridurvi a morire di fame e di sete, quando dice: ‘Il Signore, nostro Dio, ci libererà dalle mani del re d’Assiria!’

Secondo Libro delle Cronache 32