Secondo Libro delle Cronache 18:8-18 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

8. Allora il re d’Israele chiamò un eunuco e gli disse: «Fa’ subito venire Micaia, figlio d’Imla».

9. Il re d’Israele e Giosafat, re di Giuda, sedevano ciascuno sul suo trono, vestiti dei loro abiti regali, nell’aia che è all’ingresso della porta di Samaria; tutti i profeti profetizzavano davanti a loro.

10. Sedechia, figlio di Chenaana, si era fatto delle corna di ferro e disse: «Così dice il Signore: “Con queste corna colpirai i Siri finché tu li abbia completamente distrutti”».

11. E tutti i profeti profetizzavano nello stesso modo, dicendo: «Sali contro Ramot di Galaad e vincerai; il Signore la darà nelle mani del re».

12. Il messaggero che era andato a chiamare Micaia gli parlò così: «Tutti i profeti, a una voce, predicono del bene al re; ti prego, le tue parole siano concordi con le loro, e predici del bene!»

13. Ma Micaia rispose: «Com’è vero che il Signore vive, io dirò quel che il mio Dio mi dirà».

14. Quando giunse davanti al re, il re gli disse: «Micaia, dobbiamo andare a far guerra a Ramot di Galaad o no?» Egli rispose: «Andate pure e vincerete; i nemici saranno dati nelle vostre mani».

15. Il re gli disse: «Quante volte dovrò scongiurarti di non dirmi altro che la verità nel nome del Signore?»

16. Micaia rispose: «Ho visto tutto Israele disperso su per i monti, come pecore che non hanno pastore; e il Signore ha detto: “Questa gente non ha padrone; se ne torni ciascuno in pace a casa sua”».

17. Il re d’Israele disse a Giosafat: «Non te l’avevo detto che costui non mi avrebbe predetto nulla di buono, ma soltanto del male?»

18. Micaia replicò: «Perciò ascoltate la parola del Signore. Io ho visto il Signore seduto sul suo trono, e tutto l’esercito del cielo che gli stava a destra e a sinistra.

Secondo Libro delle Cronache 18