Secondo Libro delle Cronache 10:7-15 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

7. Quelli gli parlarono così: «Se ti mostri benevolo verso questo popolo e lo esaudisci, e se gli parli con bontà, ti sarà servo per sempre».

8. Ma Roboamo trascurò il consiglio datogli dai vecchi e si consigliò con i giovani che erano cresciuti con lui ed erano al suo servizio,

9. e disse loro: «Come consigliate di rispondere a questo popolo che mi ha parlato dicendo: “Allevia il giogo che tuo padre ci ha imposto?”»

10. I giovani che erano cresciuti con lui gli risposero: «Ecco quel che dirai a questo popolo che si è rivolto a te dicendo: “Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, e tu rendicelo più leggero!” Gli risponderai così: “Il mio dito mignolo è più grosso del corpo di mio padre;

11. mio padre vi ha caricati di un giogo pesante, e io lo renderò più pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò con i flagelli a punte”».

12. Tre giorni dopo Geroboamo e tutto il popolo vennero da Roboamo, come aveva ordinato il re, dicendo: «Tornate da me fra tre giorni».

13. Il re rispose loro duramente, abbandonando il consiglio che i vecchi gli avevano dato;

14. e parlò loro secondo il consiglio dei giovani, e disse: «Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, e io lo renderò più pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò con i flagelli a punte».

15. Così il re non diede ascolto al popolo; perché tutto ciò era diretto da Dio, affinché si adempisse la parola che il Signore aveva pronunciata per mezzo di Aiia di Silo a Geroboamo, figlio di Nebat.

Secondo Libro delle Cronache 10