Secondo Libro dei Re 6:9-17 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

9. L’uomo di Dio mandò a dire al re d’Israele: «Guàrdati dal trascurare quel tal luogo, perché vi stanno scendendo i Siri».

10. Allora il re d’Israele mandò gente verso il luogo che l’uomo di Dio gli aveva detto, e circa il quale era stato preavvisato; e là si tenne in guardia. Il fatto avvenne non una né due, ma più volte.

11. Questa cosa turbò molto il cuore del re di Siria, che chiamò i suoi servitori e disse loro: «Fatemi sapere chi dei nostri è per il re d’Israele».

12. Uno dei suoi servitori rispose: «Nessuno, o re, mio signore! Ma Eliseo, il profeta che sta in Israele, fa sapere al re d’Israele persino le parole che tu dici nella camera dove dormi».

13. Allora il re disse: «Andate, vedete dov’è, e io lo manderò a prendere». Gli fu riferito che era a Dotan.

14. Il re vi mandò cavalli, carri e numerosi soldati, i quali giunsero di notte e circondarono la città.

15. Il servo dell’uomo di Dio, alzatosi di buon mattino, andò fuori e vide che un gran numero di soldati con cavalli e carri accerchiava la città. Il servo disse all’uomo di Dio: «Ah, mio signore, come faremo?»

16. Quegli rispose: «Non temere, perché quelli che sono con noi sono più numerosi di quelli che sono con loro».

17. Ed Eliseo pregò e disse: «Signore, ti prego, aprigli gli occhi, perché veda!» E il Signore aprì gli occhi del servo, che vide a un tratto il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a Eliseo.

Secondo Libro dei Re 6