Secondo Libro dei Re 4:15-27 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

15. Eliseo gli disse: «Chiamala!» Gheazi la chiamò e lei si presentò alla porta.

16. Ed Eliseo le disse: «L’anno prossimo, in questo stesso periodo, tu abbraccerai un figlio». Lei rispose: «No, mio signore, tu che sei un uomo di Dio non ingannare la tua serva!»

17. Questa donna concepì e, l’anno dopo, in quel medesimo periodo partorì un figlio, come Eliseo le aveva detto.

18. Il bambino si fece grande; e un giorno, uscito per andare da suo padre che era con i mietitori,

19. disse a suo padre: «La mia testa! la mia testa!» Il padre disse al servo: «Portalo da sua madre!»

20. Il servo lo portò via e lo condusse da sua madre. Il bambino rimase sulle ginocchia di lei fino a mezzogiorno, poi morì.

21. Allora la donna salì, lo adagiò sul letto dell’uomo di Dio, chiuse la porta e uscì.

22. Poi chiamò suo marito e gli disse: «Ti prego, mandami un servo e un’asina, perché voglio correre dall’uomo di Dio e tornare».

23. Il marito le chiese: «Perché vuoi andare da lui quest’oggi? Non è il novilunio e non è sabato». Lei rispose: «Lascia fare!»

24. Poi fece sellare l’asina e disse al suo servo: «Guidala, e tira via; non mi fermare per strada, a meno che io non te lo dica».

25. Così partì, e giunse dall’uomo di Dio, sul monte Carmelo. Appena l’uomo di Dio la vide da lontano, disse a Gheazi, suo servo: «Ecco la Sunamita che viene!

26. Ti prego, corri a incontrarla e dille: “Stai bene? Sta bene tuo marito? E il bambino sta bene?”». Lei rispose: «Stanno bene».

27. E come fu giunta dall’uomo di Dio, sul monte, gli abbracciò i piedi. Gheazi si avvicinò per respingerla, ma l’uomo di Dio disse: «Lasciala stare, poiché l’anima sua è amareggiata, e il Signore me l’ha nascosto; non me l’ha rivelato».

Secondo Libro dei Re 4