Seconda Lettera ai Corinzi 11:28-33 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

28. Oltre a tutto il resto, sono assillato ogni giorno dalle preoccupazioni che mi vengono da tutte le chiese.

29. Chi è debole senza che io mi senta debole con lui? Chi è scandalizzato senza che io frema per lui?

30. Se bisogna vantarsi, mi vanterò della mia debolezza.

31. Il Dio e Padre del Signore Gesù, che è benedetto in eterno, sa che io non mento.

32. A Damasco il governatore del re Areta aveva posto delle guardie nella città dei Damasceni per arrestarmi;

33. e da una finestra fui calato, in una cesta, lungo il muro, e scampai alle sue mani.

Seconda Lettera ai Corinzi 11