Primo Libro di Samuele 26:20-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

20. Non cada dunque il mio sangue in terra lontano dalla presenza del Signore! Poiché il re d’Israele è uscito per andare in cerca di una pulce, come si va dietro a una pernice su per i monti».

21. Allora Saul disse: «Ho peccato; ritorna, figlio mio Davide; io non ti farò più alcun male, poiché oggi la mia vita è stata preziosa ai tuoi occhi; ecco, ho agito da stolto e ho commesso un grande errore».

22. Davide rispose: «Ecco la lancia del re; passi qua uno dei tuoi giovani a prenderla.

23. Il Signore retribuirà ciascuno secondo la sua giustizia e la sua fedeltà; poiché il Signore ti aveva dato oggi nelle mie mani e io non ho voluto mettere le mani addosso all’unto del Signore.

24. E come è stata preziosa oggi la tua vita ai miei occhi, così sarà preziosa la mia vita agli occhi del Signore; egli mi libererà da ogni tribolazione».

25. Saul disse a Davide: «Sia tu benedetto, figlio mio Davide! Tu agirai da forte e certamente porterai a buon fine la tua impresa». Davide continuò per il suo cammino e Saul tornò a casa sua.

Primo Libro di Samuele 26