Prima Lettera ai Corinzi 8:9-13 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

9. Ma badate che questo vostro diritto non diventi un inciampo per i deboli.

10. Perché se qualcuno vede te, che hai conoscenza, seduto a tavola in un tempio dedicato agli idoli, la sua coscienza, se egli è debole, non sarà tentata di mangiare carni sacrificate agli idoli?

11. Così, per la tua conoscenza, è danneggiato il debole, il fratello per il quale Cristo è morto.

12. Ora, peccando in tal modo contro i fratelli, ferendo la loro coscienza che è debole, voi peccate contro Cristo.

13. Perciò, se un cibo scandalizza mio fratello, non mangerò mai più carne, per non scandalizzare mio fratello.

Prima Lettera ai Corinzi 8