Prima Lettera ai Corinzi 11:22-33 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

22. Non avete forse delle case per mangiare e bere? O disprezzate voi la chiesa di Dio e fate vergognare quelli che non hanno nulla? Che vi dirò? Devo lodarvi? In questo non vi lodo.

23. Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane

24. e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me».

25. Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me.

26. Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga».

27. Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore.

28. Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice;

29. poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore.

30. Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono.

31. Ora, se esaminassimo noi stessi non saremmo giudicati;

32. ma quando siamo giudicati siamo corretti dal Signore, per non essere condannati con il mondo.

33. Dunque, fratelli miei, quando vi riunite per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri.

Prima Lettera ai Corinzi 11