Lettera ai Romani 7:5-10 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

5. Infatti, mentre eravamo nella carne, le passioni peccaminose, risvegliate dalla legge, agivano nelle nostre membra allo scopo di portare frutto per la morte;

6. ma ora siamo stati sciolti dai legami della legge, essendo morti a quella che ci teneva soggetti, per servire nel nuovo regime dello Spirito e non in quello vecchio della lettera.

7. Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo! Anzi, io non avrei conosciuto il peccato se non per mezzo della legge; poiché non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire».

8. Ma il peccato, còlta l’occasione per mezzo del comandamento, produsse in me ogni concupiscenza; perché senza la legge il peccato è morto.

9. Un tempo io vivevo senza legge; ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita e io morii;

10. e il comandamento, che avrebbe dovuto darmi vita, risultò che mi condannava a morte.

Lettera ai Romani 7