Lettera ai Romani 13:5-11 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

5. Perciò è necessario stare sottomessi, non soltanto per timore della punizione, ma anche per motivo di coscienza.

6. È anche per questa ragione che voi pagate le imposte, perché essi, che sono costantemente dediti a questa funzione, sono ministri di Dio.

7. Rendete a ciascuno quel che gli è dovuto: l’imposta a chi è dovuta l’imposta, la tassa a chi la tassa; il timore a chi il timore, l’onore a chi l’onore.

8. Non abbiate altro debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri; perché chi ama il prossimo ha adempiuto la legge.

9. Infatti il «non commettere adulterio», «non uccidere», «non rubare», «non concupire» e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso».

10. L’amore non fa nessun male al prossimo; l’amore quindi è l’adempimento della legge.

11. E questo dobbiamo fare, consci del momento cruciale: è ora ormai che vi svegliate dal sonno, perché adesso la salvezza ci è più vicina di quando credemmo.

Lettera ai Romani 13