Isaia 38:1-11 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

1. In quel tempo Ezechia si ammalò di una malattia che doveva condurlo alla morte. Il profeta Isaia, figlio di Amots, andò da lui e gli disse: «Così parla il Signore: “Da’ i tuoi ordini alla tua casa, perché sei un uomo morto; non guarirai”».

2. Allora Ezechia voltò la faccia verso il muro e pregò il Signore, dicendo:

3. «Signore ricòrdati, ti prego, che io ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ed Ezechia scoppiò in un gran pianto.

4. Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaia in questi termini:

5. «Va’, e di’ a Ezechia: “Così parla il Signore, Dio di Davide, tuo padre: ‘Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni;

6. libererò te e questa città dalle mani del re d’Assiria e proteggerò questa città.

7. E, da parte del Signore, questo ti servirà di segno che il Signore adempirà la parola da lui pronunciata:

8. ecco, io farò retrocedere di dieci gradini l’ombra dei gradini che, per effetto del sole, si è allungata sui dieci gradini di Acaz’”». E il sole retrocedette di dieci gradini sui gradini dov’era disceso.

9. Scritto di Ezechia, re di Giuda, in occasione della sua malattia e della guarigione dal suo male.

10. Io dicevo: «Al declino dei miei giorni devo andarmene alle porte del soggiorno dei morti; io sono privato del resto dei miei anni!»

11. Io dicevo: «Non vedrò più il Signore, il Signore, sulla terra dei viventi; fra gli abitanti del mondo dei trapassati, non vedrò più nessun uomo.

Isaia 38