Giobbe 6:6-17 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

6. Si può forse mangiare ciò che è insipido, senza sale? C’è qualche gusto in un chiaro d’uovo?

7. Mi rifiuto di toccare una simile cosa, essa è per me come un cibo ripugnante.

8. Oh, mi avvenisse pure quel che chiedo, e mi desse Dio quel che spero!

9. Volesse pure Dio schiacciarmi, stendere la mano e tagliare il filo dei miei giorni!

10. Sarebbe questo un conforto per me, esulterei nei dolori che egli non mi risparmia; poiché non ho rinnegato le parole del Santo.

11. Che è mai la mia forza perché io speri ancora? Che fine mi aspetta perché io sia paziente?

12. La mia forza è come la forza delle pietre? E la mia carne è forse di bronzo?

13. Non c’è forza in me, la saggezza è stata allontanata da me.

14. «Pietà deve l’amico a colui che soccombe, se anche abbandonasse il timore dell’Onnipotente.

15. Ma i fratelli miei si sono mostrati infidi come un torrente, come l’acqua di torrenti che passa.

16. Il ghiaccio li rende torbidi e la neve vi si scioglie;

17. ma passato il tempo delle piene, svaniscono; quando sentono il caldo, scompaiono dal loro luogo.

Giobbe 6