Giobbe 28:1-12 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

1. «Ha una miniera l’argento, e l’oro un luogo dove lo si affina.

2. Il ferro si cava dal suolo, e la pietra fusa dà il rame.

3. L’uomo ha posto fine alle tenebre, egli esplora i più profondi recessi per trovare le pietre che sono nel buio, nell’ombra di morte.

4. Scava un pozzo lontano dall’abitato; il piede più non serve a quelli che vi lavorano; sono sospesi, oscillano lontano dai mortali.

5. Dalla terra esce il pane, ma, nelle sue viscere, è sconvolta come dal fuoco.

6. Le sue rocce sono la sede dello zaffiro e vi si trova la polvere d’oro.

7. L’uccello rapace non conosce il sentiero che vi conduce, né l’ha mai scorto l’occhio del falco.

8. Le fiere superbe non vi hanno messo piede, il leone non c’è mai passato.

9. L’uomo stende la mano sul granito, rovescia dalle radici le montagne.

10. Pratica trafori dentro le rocce e l’occhio suo scorge quanto c’è di prezioso.

11. Frena le acque perché non gemano e le cose nascoste trae fuori alla luce.

12. Ma la saggezza, dove trovarla? Dov’è il luogo dell’intelligenza?

Giobbe 28